Secondo una psicologa, le persone ti giudicano in base a questi 2 criteri quando ti conoscono per la prima volta

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di Claudia Melucci

11 Dicembre 2018

Secondo una psicologa, le persone ti giudicano in base a questi 2 criteri quando ti conoscono per la prima volta
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Secondo le ricerche della professoressa di Harvard Amy Cuddy, tutti noi giudichiamo una persona appena conosciuta sulla base di due criteri. Ebbene sì, riduciamo la complessità di una persona fondamentalmente a due quesiti, quando si tratta di costruirci la prima impressione di qualcuno.

È un meccanismo automatico a cui nessuno può sfuggire, che risale ai tempi dell'uomo cavernicolo, quando la giusta prima impressione poteva fare davvero la differenza.

via businessinsider.com

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PopTech/Flickr

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Le persone rispondono dentro di sé a queste due domande quando incontrano qualcuno per la prima volta:

  • Posso fidarmi di questa persona?
  • Posso rispettare questa persona? 

In altre parole, si valuta la fiducia e la competenza di chi si conosce per la prima volta. Allo stesso tempo, fiducia e competenza è esattamente ciò che vogliamo esprimere, quando vogliamo fare una bella figura con qualcuno che ha importanza per noi. 

Secondo gli studi della professoressa oggi si dà molta più importanza alla confidenza, al contrario di quanto accadeva in tempi più remoti. Oggi, l'importante è apparire preparati, talentuosi e competenti in qualcosa per guadagnare la buona prima impressione.

In passato, invece, all'epoca dell'uomo cavernicolo, la fiducia era l'elemento più importante; "dal punto di  vista evolutivo, è molto più utile sapere se possiamo fidarci di una persona che non quanto sia competente". Per fare un esempio, contava di più sapere se la persona davanti ci avrebbe derubati di tutti gli averi, piuttosto che se sapeva accendere o meno un buon fuoco. 

Anche oggi, aggiunge la dottoressa Cuddy, dovremmo tornare a dare priorità alla fiducia: senza di essa non ci possono essere relazioni e legami, neanche quelli in cui la competenza è un aspetto importante. 

"Se qualcuno di cui dobbiamo conquistare la buona prima impressione non si fida, non andremo tanto lontano", conclude la prof.

Probabilmente, oggi è proprio così; si lavora molto di più sull'affinamento delle competenze, che non sui rapporti umani. Non trovate?

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