Gli scienziati potrebbero aver risolto il mistero della materia oscura: avevano la soluzione sotto il naso da anni

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di Claudia Melucci

06 Dicembre 2018

Gli scienziati potrebbero aver risolto il mistero della materia oscura: avevano la soluzione sotto il naso da anni
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C'è un mistero universale che nessuno è mai riuscito a spiegare completamente; la materia e l'energia oscura. Si tratta di elementi che moltissime rilevazioni evidenziano, ma che nessuno è mai riuscito a vedere. Secondo gli scienziati, la materia e l'energia oscura costituirebbero insieme circa il 95% della massa dell'Universo. Troppo per qualcosa di "invisibile".

A poter dare una svolta agli studi, potrebbe essere la teoria di un brillante ricercatore della Oxford University. 

via The Conversation

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La cosmologia contemporanea considera l'Universo costituito esclusivamente da massa positiva, in pochissime parole, che si "manifesta". Jamie Farnes, scienzato alla Oxford University, ha ipotizzato che possa essere presente anche massa negativa che quindi "non si manifesta". 

Più in generale, Farnes parla di un fluido negativo, considerando qualcosa che vede fuse insieme sia la massa che l'energia. Questo fluido si comporterebbe in maniera opposta a tutti i materiali convenzionali; ad esempio, se lo si potesse spingere lontano, verrebbe verso di noi invece che allontanarsi.

Farnes, in realtà, non è il primo ad aver ipotizzato l'esistenza di elementi "oscuri" negativi; prima di lui, Albert Einstein aveva parlato di "masse negative gravitazionalmente repulsive, che guidano l'espansione cosmica e che non possono fondersi con strutture che emettono luce". Una soluzione dimenticata da tempo, surclassata dall'ipotesi dell'esistenza di sole masse positive. 

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Dietro questa semplice spiegazione della teoria di Farnes, c'è un complicatissimo modello che riuscirebbe a spiegare vari fenomeni che avvengono nello spazio; ad esempio, darebbe una spiegazione al perché le galassie non si sfaldano durante la rotazione su se stesse. 

Ora è il momento di cercare di trovare l'errore nella teoria e, eventualmente, continuare la ricerca sui materiali oscuri. Anche Farnes prende in considerazione il fatto che la sua teoria possa essere cestinata perché incompleta o errata, ma se venisse presa in considerazione potrebbe fornire un nuovo modello per studiare il cosmo e i suoi misteri.

Semmai la teoria delle masse negative si rivelasse giusta, "l'avvincente puzzle dell'Universo oscuro potrebbe essere dovuto a un semplice errore di segno", dice Farnes. 

Sources:

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