Più una donna è intelligente, meno sente il "bisogno" di diventare madre: lo rivela uno studio

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di Marco Renzi

21 Novembre 2018

Più una donna è intelligente, meno sente il "bisogno" di diventare madre: lo rivela uno studio
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La scelta di avere o non avere dei figli è un passaggio obbligato nella vita di ogni essere umano, che si trova prima o poi a dover fare i conti con le proprie aspettative, con le pressioni della famiglia o con i desideri di genitorialità del proprio partner. La decisione di avere un figlio comporta molte responsabilità (e ovviamente anche molte gioie), e non è certo da prendere alla leggera.

Satoshi Kanazawa, ricercatore alla London School of Economics, ha svelato però che esiste anche un altro aspetto che influenza questa decisione: il quoziente intellettivo. L'intelligenza e l'urgenza di avere figli sembrano infatti essere inversamente proporzionali.

via telegraph.co.uk

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Analizzando i numerosi dati della ricerca Britain’s National Child Development Study, lo studioso è giunto a curiose conclusioni che ha poi inserito nel suo libro "The Intelligence Paradox" (il paradosso dell'intelligenza): all'aumentare del quoziente intellettivo di una donna, diminuirebbe la sua "urgenza" di avere figli.

La scelta di non avere una discendenza può essere definita - dal punto di vista biologico - altamente "innaturale": il successo riproduttivo è considerato come il valore più importante che determina le scelte delle creature viventi; in altre parole, nessun animale in natura sceglierebbe di non riprodursi.

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A cosa è dovuta quindi questa correlazione?

A cosa è dovuta quindi questa correlazione?

In primo luogo Kanazawa avanza spiegazioni evolutive: all'aumentare dell'intelligenza, si mettono sempre più in discussione i valori tradizionali; ci si concentra di più su obiettivi macroscopici e sulle sfide che mettono alla prova l'intelletto piuttosto che il cuore. E in questa cosa, sinceramente, non vediamo assolutamente nulla di male.

David Shankbone/Wikimedia Commons

David Shankbone/Wikimedia Commons

A questa spiegazione evolutiva si affianca però anche una spiegazione più sociale ed economica. In molti paesi le donne vivono ancora la maternità come una penalizzazione al livello lavorativo. Una donna che ha investito molto in formazione e che ha avviato una carriera promettente finisce spesso per vedere la maternità come una battuta d'arresto lungo il suo percorso. Se tutti i governi si impegnassero affinché le donne non debbano scegliere tra maternità e carriera, forse molte di loro deciderebbero di affrontare questa esperienza con più tranquillità.

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