Ecco l'aspetto bizzarro di alcuni frutti prima che venissero addomesticati dall'uomo

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di Claudia Melucci

23 Settembre 2018

Ecco l'aspetto bizzarro di alcuni frutti prima che venissero addomesticati dall'uomo
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La prossima volta che addenterete una mela, in generale qualsiasi frutto o tipo di verdura, pensate al fatto che molto probabilmente quella che mangiavano i vostri nonni aveva un sapore - e un aspetto - del tutto diverso. 

Se da una parte l'uomo continua a selezionare le specie di frutta e verdura che più si adattano alle condizioni attuali, dall'altra l'incremento di organismi geneticamente modificati ha fatto sì che molti cibi che mangiamo oggi appaiano del tutto diversi nel sapore e nella forma rispetto alla varietà selvatica. Ecco qualche esempio. 

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1. Banana

1. Banana

Warut Roonguthai/Wikimedia

La banana è un frutto che è stato coltivato per la prima volta circa 7000 anni fa, nella terra che oggi corrisponde alla Papua Nuova Guinea. Rispetto al frutto odierno che tutti conosciamo, quello originario aveva molti semi e la buccia più ancorata alla polpa (non doveva essere così facile sbucciarle). 

Per il consumo umano si è preferito selezionare la varietà senza semi, che rende più piacevole la masticazione. 

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2. Mais

2. Mais

livingcropmuseum.info

Il mais selvatico era di dimensioni molto più piccole rispetto a quello che mangiamo oggi, ed il sapore ricordava molto una patata cruda. Solo con una lenta selezione di varietà si è arrivati al mais dolce giallo. La pianta originaria è disponibile ancora oggi, ma cresce spontaneamente solo nell'America Centrale. 

Il mais è la terza coltura più diffusa al mondo, dopo riso e patate, per questo può dirsi l'esempio di selezione naturale/artificiale più riuscito.

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3. Anguria

3. Anguria

Christies

Dell'anguria si ha una testimonianza artistica che dimostra come già nel 1600 il frutto appariva molto diversamente da oggi. Lo si ritrova, infatti, nel dipinto "Ghirlanda di fiori e farfalle" del pittore Giovanni Stanchi Dei Fiori, eseguito tra il 1645 e il 1672.  

L'anguria dipinta ha delle sezioni cave di polpa rossastra, di colore più intenso solo verso il centro. I semi sono visibilmente più grandi di quelli che troviamo nelle angurie di oggi, senza considerare il fatto che sono attualmente disponibili anche varietà senza semi. 

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Scott Ehardt/Wikimedia

Scott Ehardt/Wikimedia

4. Melanzane.

4. Melanzane.

Nepenthes/Wikimedia

Le prime melanzane coltivate dall'uomo erano più piccole, di forma sferica e di colore giallo. Nel punto in cui il frutto si congiungeva con lo stesso, la pianta presentava spine molto appuntite, oggi solo accennate.

Le varie selezioni che sono avvenute nei secoli hanno portato ad ortaggi più grandi, senza spine e di colore viola. 

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5. Carote

5. Carote

Genetic Literacy Program

Testimonianze storiche riportano che la carota fu coltivata intensamente nel X secolo, nei territori della Persia, ma il suo aspetto era molto diverso da quello odierno: allora erano delle sottili radici, biancastre e a tratti violacee, il sapore molto forte. Oggi disponiamo di carote arancioni, più corpose e dal sapore dolce. Inoltre è notevolmente maggiore il contenuto di carotenoidi rispetto all'ortaggio selvatico. 

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6. Pesca

6. Pesca

John Moss/WIkimedia

Le pesche selvatiche non hanno niente a che vedere con il frutto dolce e polposo che ci delizia nelle stagioni calde: prima di venire 'addomesticate', le pesche erano grandi quanto delle ciliegie ed il sapore ricordava le lenticchie crude, con uno slancio verso il salato. Migliaia di incroci ci hanno permesso di conoscere pesche dolci, con la buccia liscia o ricoperta di una morbida peluria, con la polpa bianca o gialla, ma tutte di dimensioni nettamente maggiori rispetto al lontano parente selvatico (di soli 25 millimetri di diametro!).

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