Fame nervosa? Ecco come distinguerla dalla fame e riuscire a tenerla a bada

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di Claudia Melucci

18 Settembre 2018

Fame nervosa? Ecco come distinguerla dalla fame e riuscire a tenerla a bada
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All'improvviso si apre un buco nello stomaco che impedisce di concentrarsi su tutto il resto: i pensieri sono rivolti unicamente all'urgenza di ingerire qualcosa subito. Fame o fame nervosa? Non sempre è facile distinguerle anche se una semplice riflessione sugli stati d'animo che portano al bisogno di mangiare, e le modalità con cui  si ingerisce il cibo, dà la risposta giusta.

Soprattutto con i bambini, incapaci di fare analisi più o meno profonde su sé stessi, è importante saper distinguere i due casi, in modo da evitare di alimentare una pratica sbagliata che può portare ai due eccessi, obesità o anoressia. 

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Quando è fame nervosa?

Quando è fame nervosa?

pixabay.com

Si tratta di fame nervosa quando si mangia, ma non si ha un reale bisogno di mangiare per un calo di nutrienti. Sono altre le cause che portano a voler ingerire cibo, e sono proprio queste cause a dover essere individuate: in autonomia o, nei casi più seri, con l'aiuto di un professionista. 

Quando si ha un un attacco di fame nervosa si tendono ad ingerire piccole o grandi quantità di cibo in maniera del tutto incontrollata e impulsiva. Il fine ultimo è quello di saziare un bisogno, che non ha niente a che vedere con il nutrimento: il 'bisogno', infatti, è quasi sempre di natura emotiva. Il vuoto non è nello stomaco.

Chi mangia per nervosismo, però, non se rende conto immediatamente di stare mangiando per altri motivi: l'atto di mangiare, infatti, è una strategia per tamponare uno stato di disagio con il meno impegno possibile. Ciò che ne deriva è una soddisfazione temporanea che spesso non dura più di qualche ora. Esplorare il malessere, infatti, significherebbe in un primo momento provare ancora più malessere: molto più semplice mangiare per stare bene fino a che dura la sensazione di 'pienezza'. 

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Le conseguenze della fame nervosa.

Le conseguenze della fame nervosa.

Jannes Pockele/Wikimedia

Gli esperti parlano di circolo vizioso: chi mangia in modo incontrollato, infatti, lo fa partendo da una situazione di disagio, la stessa nella quale ricade poco dopo mangiato. Seguono i sensi di colpa per aver mangiato senza avere di fatto fame e per aver ceduto ad una tentazione non risolvibile con il cibo. 

 

Come evitare di mangiare per fame nervosa?

Come evitare di mangiare per fame nervosa?

La risposta più semplice - e complicata allo stesso tempo - è quella di analizzare lo stato d'animo alla base della fame nervosa: sarà poi la particolarità del caso a stabilire se questo processo può essere fatto in autonomia o meno, in base a quanto è forte la resistenza ad analizzare stati di disagio più o meno consapevoli.

Una volta presa coscienza dei propri stati d'animo si possono immaginare alternative più salutari da sostituire all'impulso di mangiare: una passeggiata all'aria aperta, un semplice esercizio fisico sul posto oppure una pratica rilassante come una respirazione profonda. Nel caso in cui gli attacchi fossero frequenti e irresistibili potrebbe essere necessario il consulto da parte di uno specialista.

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