Il mistero del Triangolo delle Bermude potrebbe essere stato finalmente svelato

di Laura Gagliardi

07 Agosto 2018

Il mistero del Triangolo delle Bermude potrebbe essere stato finalmente svelato
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Il mistero del Triangolo delle Bermude appare ancora più inquietante proprio perché intessuto di storie reali: questa zona dell'Oceano Atlantico -compresa fra l'omonimo arcipelago, l'isola di Porto Rico e la penisola della Florida- è infatti da un secolo teatro di molteplici sparizioni di aerei e navi. Tragedie che non solo non hanno lasciato traccia, ma per le quali non è mai stata data spiegazione alcuna.

Nei decenni si sono moltiplicate le ipotesi sovrannaturali e con esse il mito del Triangolo; ma ora un team di scienziati dell'Università di Southampton sembra aver trovato la risposta, razionale e logica, ponendo fine per sempre ad uno dei più affascinanti misteri del XX secolo.

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Le storie dietro al mistero del Triangolo delle Bermude

Le storie dietro al mistero del Triangolo delle Bermude

NOAA's National Ocean Service/flickr

Il mistero intorno al Triangolo delle Bermude si andò diffondendo negli anni '50, a seguito degli articoli di Edward Van Winkle Jones e, soprattutto, di George X. Sand sulle inusuali sparizioni di navi ed aerei nella zona dell'Oceano Atlantico.

In realtà era già da tempo che si registravano inspiegabili perdite nell'area: la prima nel 1918, quando la nave USS Cyclops si eclissò nel nulla insieme ai 309 membri dell'equipaggio.

Nel 1945 è la volta del Volo 19: un gruppo di cinque aerosiluranti impegnati in un'esercitazione della Marina statunitense. In questa occasione le registrazioni audio dei piloti provarono che i velivoli si erano imbattuti in qualcosa di strano ed incomprensibile. "Sembra che stiamo entrando in acque bianche... Siamo completamente perduti" furono le ultime parole di uno dei membri dell'equipaggio.

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The Library of Congress/flickr

The Library of Congress/flickr

Da allora, sono state registrate le sparizioni di 75 aerei e centinaia di navi nel Triangolo delle Bermude, l'ultima delle quali la scomparsa nel 2015 della nave mercantile El Faro e dei 33 uomini a bordo. Ogni volta è stato impossibile avere prove di cosa fosse realmente accaduto. 

Tante invece sono state le ipotesi formulate: dai campi elettromagnetici agli strati sottomarini di metano , fino ad imputare la colpa agli alieni, che avrebbero deputato l'area a loro esclusiva competenza. 

Tuttavia, un gruppo di scienziati dell'università si Southampton, Inghilterra, sembra aver risolto l'enigma.

pixabay

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La spiegazione avanzata da questi scienziati è che aerei e navi siano state affondate dalle ben note-e temute- onde anomale. Alte anche 30 metri, queste onde sono tipiche dell'area, dove si formano in maniera inaspettata ed improvvisa, ma sono state osservate per la prima volta in Sud Africa nel 1997.

I ricercatori hanno utilizzato alcuni simulatori indoor per ricreare tali onde e sperimentarne gli effetti sulla prima vittima conosciuta del Triangolo, la USS Cyclops: in pochi minuti la nave è stata inghiottita dai flutti.

Secondo quanto riportato al The Sun da Simon Boxall, ricercatore marino che ha guidato l'esperimento, in questa zona dell'Atlantico "ci sono molte tempeste provenienti dal nord e dal sud allo stesso tempo. Se arrivano più tempeste dalla Florida, si possono formare pericolose onde irregolari. Sono molto alte e ripide (...) superiori a 30 metri. Più grande è la nave, peggio diventa. Se un'onda anomala ha due vertici ma non c'è nulla che sostenga la nave al di sotto, la nave si romperà a metà e(...) affondare in 2-3 minuti".

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