6 frasi "tossiche" che dovremmo evitare di dire ai nostri bimbi per non urtare la loro autostima

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di Claudia Melucci

16 Maggio 2018

6 frasi "tossiche" che dovremmo evitare di dire ai nostri bimbi per non urtare la loro autostima
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Avere a che fare con un bambino è molto difficile, soprattutto quando si perde la capacità di autocontrollo: lo stress, il poco tempo a disposizione e le altre difficoltà tipiche delle famiglie moderne possono privare i rapporti genitori- figli della pazienza e della dolcezza che invece dovrebbero essere protagonisti. Una delle conseguenze è che si rivolgono ai più piccoli frasi e parole dal contenuto nocivo elevato, che possono compromettere lo sviluppo e la relazione di fiducia. Sono delle vere e proprie frasi tossiche che andrebbero ad ogni modo evitate o al massimo riparate con un'esperienza cosiddetta 'riparatrice'.

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  • "Sei come tua madre/ tuo padre"

    Questa frase ferisce il bambino su più fronti: prima di tutto perché racchiude il disprezzo che si prova nei confronti dell'altro genitore e poi perché per un bambino i genitori sono tutto e quando vengono denigrati (anche quando a farlo è uno dei due) viene provato un forte disagio. L'integrità della famiglia deve essere sempre preservata e mai deve essere accostato il bambino a qualcosa che non si apprezza.

  • "Non si piange per una cosa così"

    Chi può stabilire per cosa sia giusto piangere e per cosa no? Ognuno trova un motivo diverso per piangere e sentirsi dire che non lo si dovrebbe fare provoca un senso di inadeguatezza e di diversità. Il bambino deve potersi sentire libero di piangere, così come di esprimere le emozioni in qualsiasi altro modo e deve avere la certezza che i genitori lo comprenderanno o, perlomeno, cercheranno di comprenderlo. 

  • "Possibile che tuo fratello sia più bravo di te?"

    I paragoni sono sempre tossici, perché si basano su conclusioni infondate. Ogni persona è fatto a suo modo e stabilire delle classifiche a priori non ha alcun senso. Lo stesso Einstein diceva "Se si giudicasse un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido". Sono nocivi anche i paragoni positivi: "Tu sei più bravo di tuo fratello", "Sei il migliore della classe" danno un'idea distorta della realtà.

  • "Se fai così non sarai più mio figlio"

    La madre e il papà sono praticamente tutto l'universo per il bambino. Quando questa sicurezza può essere minata dal comportamento stesso del bambino quest'ultimo sviluppa una sorta di insicurezza nelle proprie azioni: con la paura di poter distruggere con le sue stesse mani la sfera protettiva della famiglia, il bambino sentirà un profondo senso di sfiducia nei suoi confronti. 

  • "Ti abbandono e prendo un bambino più bravo di te"

    L'abbandono è uno degli incubi peggiori per un bambino. Quando è il genitore stesso ad affermare che questa possibilità può divenire realtà, il bambino vive un costante stato di terrore. Le reazioni che possono seguire questa paura possono essere diverse ed opposte: ci si può aspettare rabbia o ribellione, oppure un'immobilità in qualsiasi tipo di iniziativa, essendo sempre presente la paura di essere abbandonato. 

  • "Ti comporti così perché non mi vuoi bene"

    Se c'è una cosa su cui i bambini sono assolutamente certi è l'amore per il papà e la mamma: quando viene messo in dubbio il sentimento, praticamente è come se il bambino venisse posto nella confusione più totale. Confusione che potrebbe pregiudicare anche lo sviluppo di altre forme relazionali. 
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