Chi si sveglia presto al mattino vive più in salute e più a lungo: ecco il primo studio che lo rivela

Claudia Melucci image
di Claudia Melucci

14 Aprile 2018

Chi si sveglia presto al mattino vive più in salute e più a lungo: ecco il primo studio che lo rivela
Advertisement

È curioso che al mondo ci siano persone completamente diverse sotto un unico aspetto: ad esempio, ci sono persone che preferiscono svegliarsi presto, anzi lo fanno naturalmente, e chi invece la considera una terribile tortura. Stiamo parlando dei gufi e delle allodole, di chi preferisce la notte per rimanere attivo e chi la luce del giorno. Quella che può sembrare solo una preferenza, però, sembra avere delle conseguenze importanti sulla qualità della vita e sulla longevità: lo rivela uno studio, il primo che mette in luce una simile correlazione.

Advertisement

Esistono due cronotipi, ovvero due tipologie di persone che preferiscono momenti diversi del giorno per rimanere attivi: il giorno o la notte.

Esistono due cronotipi, ovvero due tipologie di persone che preferiscono momenti diversi del giorno per rimanere attivi: il giorno o la notte.

Lo studio, condotto dall'Università di Surrey, Regno Unito, e pubblicato sulla Rivista Internazionale di Cronobiologia, rivela che le persone abituate a svegliarsi presto al mattino sono anche quelle che godono di una salute maggiore e che sono più longeve. Al contrario, i gufi che amano iniziare qualsiasi attività tardi, al calare del sole, e che la mattina preferiscono sostare a letto fino a tardi, sono più propensi a soffrire di malattie cardiache e diabete, che riducono l'aspettativa di vita. 

L'indagine ha preso in esame 433 mila persone, con età compresa trai 18 e i 78 anni, monitorati per 6 anni: al termine di questo periodo, è stato possibile estrapolare delle percentuali di rischio, a sfavore degli 'animali notturni': in particolare, questi ultimi risultano essere esposti al 30% di possibilità in più di sviluppare il diabete, il 60% in più di sviluppare disturbi psicologici, il 23% in più di soffrire per malattie respiratorie e il 22% in più di sviluppare disturbi gastrointestinali. A tutto ciò si aggiunge un 10% di possibilità in più di morte per altre cause.

Il quadro, dunque, che si presenta per i gufi non è dei migliori, ma potrebbe non bastare a far cambiare abitudine: chi non riesce a rispettare la sveglia mattutina, infatti, trova una grande difficoltà ad alzarsi, soprattutto perché la sera non riesce ad addormentarsi ad un orario accettabile.

Si tratta però di una questione da non sottovalutare, secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio: per chi ha questo tipo di difficoltà i medici consigliano di provare a cambiare molto gradualmente gli orari, eliminando nel modo più assoluto gli schermi luminosi durante le ore serali e provando a modificare la propria dieta.

Sources:

Advertisement