Divenire madre potrebbe invecchiare di 11 anni l'età biologica di una donna

di Giulia Bertoni

10 Aprile 2018

Divenire madre potrebbe invecchiare di 11 anni l'età biologica di una donna
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Che l'arrivo di un bambino cambi molte cose nella vita di una coppia, e in particolar modo di una donna, lo sappiamo bene, ma stando ad un ricerca pubblicata su una prestigiosa rivista scientifica c'è un cambiamento che avviene a livello di cellule di cui non vi farà piacere venire a sapere: mettere al mondo dei figli sarebbe qualcosa che accelera di ben undici anni il processo di invecchiamento del DNA di una mamma. Le ipotesi che gli studiosi sono giunti a formulare dopo questa scoperta, però, includono un vero e proprio colpo di scena.

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11 anni più vecchie dopo un figlio? Forse, ma non per tutte...

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Pixabay.com

Secondo uno studio realizzato dalla George Mason University su un campione composto da duemila donne fra i venti e i quarant'anni, coloro che avevano avuto un bambino presentavano dei telomeri più corti rispetto a coloro che non si erano riprodotte.
I telomeri sono piccole parti di DNA rintracciabili alla fine di ogni cromosoma di cui non si ancora tutto, ma che sono coinvolti nella determinazione della vita di una cellula; una riduzione della loro lunghezza è associata a una serie di malattie croniche e ad una minore aspettativa di vita. Nel caso dello studio condotto dal team della dottoressa Anna Z. Pollack, le donne con figli presentavano, in media, dei telomeri più corti del 4.2%, un dato che rimaneva attendibile a prescindere dalla differenza di età, il peso e il contesto socio-economico di provenienza.

Il dato veramente interessante, però, è che questi risultati appaiono in aperto contrasto con un altro studio simile, effettuato su un campione di 75 donne della popolazione Kaqchikel (Guatemala) che suggeriva il contrario, ossia che le donne con figli presentano telomeri più lunghi.
Questa discordanza ha portato la dottoressa Pollack a ipotizzare che non è l'atto di partorire a provocare l'invecchiamento cellulare nelle donne, bensì la condizione di stress in cui esse si trovano a divenire madri e a crescere i loro figli. Un elemento a favore di questa teoria è il fatto che negli USA non sono previste particolari tutele per la donna che decide di avere un figlio (il congedo di maternità è un privilegio per poche, offerto da alcune aziende ma non previsto dalla legge), tuttavia, come conclude la stessa scienziata: "I risultati vanno interpretati con cautela e richiedono sicuramente di essere approfonditi".

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