Addio ai motori a reazione: ecco gli incredibili propulsori al plasma anche per gli aerei civili

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di Claudia Melucci

27 Maggio 2017

Addio ai motori a reazione: ecco gli incredibili propulsori al plasma anche per gli aerei civili
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Il trasporto aereo è attualmente il migliore, in termini di velocità, tra tutti quelli disponibili: ha solo un problema, il costo energetico e le conseguenze ambientali. Per avere ben chiaro l'impatto che segue anche un breve spostamento in aereo, ecco qualche numero: 44 g di anidride carbonica prodotta da un treno per chilometro, a fronte dei 118 dell'auto e dei 140 dell'aereo. Il problema è la tipologia di motori che muove gli arei: i motori a reazione però potrebbero essere tra qualche tempo sostituiti da quelli al plasma, le cui emissioni sono pari a zero e anche le prestazioni sono decisamente migliori.  

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Aerei capaci di portare ai limiti dell'atmosfera e tornare indietro soltanto grazie all'elettricità: non è ancora realtà ma presto lo sarà.

Aerei capaci di portare ai limiti dell'atmosfera e tornare indietro soltanto grazie all'elettricità: non è ancora realtà ma presto lo sarà.

pixabay.com

I propulsori al plasma non sono una tecnologia di ultima generazione, da anni vengono impiegati e studiati nell'ambito spaziale: ad essere innovativa sarebbe la sua estensione agli utilizzi "civili". A differenza dei motori a reazione, che sfruttano il getto prodotto dalla conversione dell'energia chimica del combustibile ad energia cinetica, i propulsori al plasma non hanno niente a che vedere con la chimica: il loro funzionamento si basa sull'elettricità, nello specifico su scariche elettriche di grande intensità che portano un gas allo stato di plasma (atomi ed elettroni parzialmente separati), lo accelerano grazie a dei potenti campi magnetici e creano un getto di cui viene sfruttata la spinta. 

Uno dei problemi che i ricercatori dell'Università di San Pietroburgo hanno dovuto affrontare è stato il fatto che i prototipi di motori al plasma mostravano un buon funzionamento solo in condizioni di bassa densità di gas atmosferici. Attraverso qualche modifica gli ingegneri sono riusciti a farne funzionare uno anche a livello del suolo: le eccitazioni elettriche hanno creato un getto di una velocità di 20 km/s (72.000km/h).

Ora non rimane altro da fare che risolvere un ultimo grande problema: la dimensione attuale dei propulsori al plasma è pari a 80 millimetri! Una grandezza che di primo acchito sembrerebbe positiva ma che in realtà pone un grande limite. Per muovere un aereo di linea ne servirebbero 10 mila in serie, ognuno alimentato da una batteria che necessariamente deve essere minuscola e leggera. 

Potrà sembrarvi una tecnologia lontana anni luce dal realizzarsi, ma i motori al plasma rimangono al momento di grande interesse per il futuro del trasporto aereo. 

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