Boom di zecche in USA: gli studiosi in allarme per il mortale virus di Powassan

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di Marco Renzi

07 Maggio 2017

Boom di zecche in USA: gli studiosi in allarme per il mortale virus di Powassan
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Gli effetti dei cambiamenti climatici non sono solo visibili nelle allarmanti immagini degli orsi polari che vagano sulla terraferma o della desertificazione delle praterie. L'aumento delle temperature porta infatti alcune specie di animali a proliferare in maniera incontrollata, alterando il delicato equilibrio che la natura tende a creare.

Negli ultimi anni ad esempio, gli Stati Uniti hanno visto un incessante aumento nella popolazione delle zecche che infestano i grandi mammiferi come i cervi. Complici gli inverni sempre più miti, questi insetti stanno diventando una piaga soprattutto per le malattie che possono contagiare: ad affiancarsi alla nota malattia di Lyme si affaccia il temibile virus di Powassan, che non ha ancora una cura.

via CNN

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I numeri

I numeri

John Tann/Flickr

I dati numerici che si riferiscono al virus sono davvero allarmanti: esso si trasmette infatti in meno di 15 minuti (il Lyme necessita di 24-48 ore); in alcuni casi la malattia rimane asintomatica, ma in altri il virus raggiunge il cervello ed è difficilissimo da curare: il 60% dei casi sintomatici porta a morte o danni neurologici. Ad oggi, il 15% dei pazienti che manifestano il virus non sopravvive, come ha dichiarato Jennifer Lyons della divisione malattie neurologiche del Brigham and Women’s Hospital di Harvard.

Già da tempo la popolazione di zecche è tenuta sotto controllo, ma solo adesso la situazione ha raggiunto livelli preoccupanti: oltre il 7% delle zecche adulte è infetto, e con i cambiamenti climatici si prevede una vera esplosione di contagi.

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I sintomi

I sintomi

Richard Bartz/Wikimedia

Come dicevamo, in caso di risposta veloce e decisa dell'organismo la malattia rimane asintomatica o quasi. In altri casi però si manifestano febbre, confusione mentale, attacchi epilettici, difficoltà verbali, vomito. Al momento esistono solo terapie sperimentali quindi fondamentale è la tempestività dell'intervento per evitare che il cervello si gonfi e venga danneggiato.

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