Quanto bene conosci il tuo paese? Questo sondaggio svela quanto siamo ignoranti (e quanto no)

di Giulia Bertoni

08 Aprile 2017

Quanto bene conosci il tuo paese? Questo sondaggio svela quanto siamo ignoranti (e quanto no)
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Fra le tematiche che vengono oggi (o forse da sempre?) dibattute con maggiore frequenza e che hanno così tanto a che vedere con le nostre decisioni ci sono questioni come l'immigrazione, l'assetto demografico, la ricchezza, l'accesso all'assistenza sanitaria, la religione e la sessualità.
Un importante ente per le indagini di mercato si è focalizzato su di esse per formulare delle domande e somministrare un sondaggio ai cittadini di ben quaranta paesi diversi per capire quanto, effettivamente, le persone conoscono il proprio paese. Scopriamo cosa è venuto fuori.

Immagine di copertina: Ipsos/Pixabay

via ipsos.com

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Un rivelatore indice di ignoranza.

Un rivelatore indice di ignoranza.

ipsos.com

L'agenzia Ipsos MORI, la seconda del Regno Unito attiva nell'ambito dei sondaggi e delle indagini di mercato, ha raccolto i risultati ottenuti dalle dichiarazioni di più di 27 mila intervistati fra i 16 e i 64 anni di quaranta economie del mondo classificando le loro risposte in base alla'accuratezza rispetto ai i fatti. Alcune delle domande erano:

1) Quale pensi sia il numero di abitanti del tuo paese?
2) In un gruppo di 100 persone, quante di loro ritieni possano essere di fede musulmana?
3) Quale percentuale del PIL ritieni che venga spesa ogni anno per far fronte alle spese mediche?
4) Quale percentuale della ricchezza complessiva delle famiglie sia posseduta da quelle meno abbienti?
5) In un numero di 100 abitazioni, quante ritieni che siano abitate dai proprietari?
6) Quale percentuale di persone in questo sondaggio credi abbia detto di ritenere l'omosessualità e il sesso al di fuori del matrimonio moralmente inaccettabili?

Con quale accuratezza è stata data risposta a queste domande? Procediamo: nel caso della prima domanda c'è stata una precisione notevole poiché quasi tutti gli intervistati hanno risposto con un margine di errore medio del 5%. Per quanto riguarda la seconda si registrano diverse sovrastime con picchi del 20-24% in paesi come la Francia e il Sudafrica. Le percentuali sulla stima della spesa pubblica in ambito sanitario era quasi tutte errate in eccesso, gli unici ad essersi avvicinati ai dati sono stati Polacchi, Russi e Ungheresi. Sul fronte della ricchezza globale, si denota un'eccessiva fiducia nei confronti dell'equità: la maggioranza degli intervistati riteneva le ricchezze distribuite in maniera più equa di quella che è realmente. In questo ambito i paesi con le idee meno chiare sono stati India e USA. Alla domanda sui beni immobili di proprietà, la tendenza registrata è stata quella di ritenere che le persone che posseggono una casa sono poche, circa il 49%, quando nelle economie interessate dal sondaggio la percentuale reale è del 68% circa. Venendo all'omosessualità e al sesso extra-coniugale, si rileva un'inclinazione a ritenere il mondo un posto molto meno tollerante di quello che i dati spiegano: i meno fiduciosi sui propri connazionali si sono rivelati gli olandesi mentre quelli eccessivamente ottimisti sullo stato di queste questioni sono stati Sudafrica e Indonesia.

Nello spiegare come mai spesso le nostre percezioni sono così lontane dalla realtà, l'agenzia cita come responsabili fattori molto diversi fra loro, dalla difficoltà nel saper fare calcoli e proporzioni alla copertura dei media di tutti questi argomenti, passando, naturalmente, per la psicologia sociale (ossia per i pregiudizi) e la facilità di accesso alle informazioni (Internet).

In generale, comunque sia, i paesi con una percezione dei fatti più vicina alla realtà si sono rivelati essere Olanda, Regno Unito e Corea del Sud, mentre i meno informati sono Cina, India e Taiwan.

Quelli che vi abbiamo mostrato sono solo alcuni degli interessanti quesiti posti da Ipso MORI; se volete leggerli tutti potete visionare qui l'intera presentazione, oppure partecipare voi stessi al test.

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