Le prime foreste verticali asiatiche sono opera di un architetto italiano: ecco il progetto

Quando uno si trova davanti ad uno spettacolo del genere, rimane quasi in contemplazione pensando sia affascinante, ma in realtà non è solo bello da vedere, è anche molto utile per la salute dell'uomo: stiamo parlando delle foreste verticali, in particolare quelle di Nanjing, in Cina.

Disposte su ogni piano di due alti palazzi, queste vere e proprie foreste verticali, che ricoprono gli appartamenti di verde vivo, raccoglieranno, al momento del loro completamento, anidride carbonica in grosse quantità per poi trasformarla e produrre ben 60 kg di ossigeno al giorno. Ma guardiamo più da vicino questo meraviglioso spettacolo, una visione che prende in considerazione più di 3000 piante.

via Stefano Boeri

Sono chiamate le Torri di Nanjing e, quando saranno completate nel 2018, conterranno 2500 arbusti e più di 1000 alberi.

I 23 tipi di alberi diversi produrranno 60 kg di ossigeno ogni giorno.

Esse sono state progettate dall'architetto italiano Stefano Boeri e, una volta completate, rappresenteranno il primo esempio di foreste verticali in Asia.

Sempre Boeri aveva già realizzato strutture simili per Losanna, in Svizzera.

E anche in Italia ci sono validi esempi: a Milano si possono ammirare due foreste verticali denominate Bosco Verticale, insomma un genio che ha diffuso la sua idea in tutto il mondo.