Inquinamento inconsapevole: 8 oggetti quotidiani che devi smettere di utilizzare

di Giulia Bertoni

09 Dicembre 2016

Inquinamento inconsapevole: 8 oggetti quotidiani che devi smettere di utilizzare
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Oggi sempre più paesi riconoscono la necessità di porre un limite alla quantità di rifiuti che l'essere umano produce ogni giorno. Nonostante ciò sappiamo che il problema dell'inquinamento ambientale continua a affliggere in modo pesantissimo il nostro pianeta e le persone stesse che lo producono.
Chi ha già sviluppato una maggiore sensibilità nei confronti di questo argomento, però, troverà interessante sapere quali sono gli oggetti che usiamo in casa più difficili da smaltire o del tutto non riciclabili. Vi avevamo già parlato del problema posto dalle cialde di caffè, ora vi indichiamo qualche altre oggetto a cui bisogna cercare di ricorrere il meno possibile o, meglio, eliminare del tutto.

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1. Prodotti per la persona contenenti microgranuli.

1. Prodotti per la persona contenenti microgranuli.

Qiaomeng

I microgranuli che vengono utilizzati oggi nella produzione di diversi dentifrici e creme esfolianti sono fatti di plastica e, quando finiscono nello scarico, vanno ad aggiungersi alle altre 8 milioni di tonnellate di materiali plastici che già inquinano gli oceani del Pianeta. Essendo piccolissimi, poi, risulta praticamente impossibile rimuoverli dall'ambiente. Molti paesi, però, ne stanno già vietando la produzione.

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2. Bacchette in legno.

2. Bacchette in legno.

Graphic Stock

La produzione di queste bacchette, spesso utilizzate come usa-e-getta, sta letteralmente radendo al suolo intere foreste nei paesi asiatici. Ma non è finita qui: spesso vengono realizzate in fabbriche che sfruttano il lavoro minorile e contengono sostanze chimiche che possono provocare problemi respiratori.

3. Salviette umide.

3. Salviette umide.

gizmodo.com

La popolarità delle salviette umide è cresciuta a dismisura negli ultimi anni; alcune di esse sono effettivamente biodegradabili ma fate attenzione a quello che dice l'etichetta: non tutte possono essere gettate nel water e se finiscono nelle fogne possono creare degli ingorghi pericolosi. Attenzione anche ai possibili danni alla pelle di cui si sente parlare sempre più spesso...

4. Bustine di tè plastificate.

4. Bustine di tè plastificate.

Pexels

Sebbene tutto il mondo cerchi di trovare modi sempre più eco-friendly di produrre, molte aziende che commerciano tè hanno preso a mettere le foglie in bustine realizzate con un mix di nylon e polietilene: esse non solo sono difficili da smaltire una volta gettate vie, ma potrebbero rilasciare sostanze tossiche affatto salutari.

5. Triclosano.

5. Triclosano.

Wikimedia

Questo derivato di triclorurato e fenolo viene utilizzato spesso nella produzione di saponi e prodotti per l'igiene orale; purtroppo però è stato dimostrato che provoca il cancro nei topi e, una volta giunto negli oceani, attacca i batteri che sono alla base della catena alimentare.

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6. Pillola anticoncezionale.

6. Pillola anticoncezionale.

Pixabay

Se dovete gettare via delle pastiglie di pillola contraccettiva fatelo mettendole nel secchio dei materiali non riciclabili e non svuotate il blister nel water: la loro composizione chimica interferisce con gli ormoni dei pesci e può impedirne la riproduzione. 

7. Polistirene.

7. Polistirene.

Flickr/David Gilford (CC BY 2.0)

Si tratta di un materiale utilizzato sia negli imballaggi che, soprattutto in Asia, per contenere cibi da asporto; ricorrete ad opzioni più ecologiche!

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8. Lamette usa e getta.

8. Lamette usa e getta.

Public Domain Pictures

Rispetto a un rasoio elettrico sono molto più costose da produrre (enormi quantità di acciaio, plastica e acqua). Spendete un po' di più per comprare un rasoio migliore che duri più a lungo.

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